Seminalis (Alessandro Gualtieri per Orto Parisi, 2016)

Quando Alessandro Gualtieri crea qualcosa di nuovo, per un motivo o per l'altro fa sempre discutere. 
Ed infatti di Seminalis, la nuova fragranza composta per il suo marchio Orto Parisi (sito qui), avevo sentito tutto e il contrario di tutto ben prima di poterla annusare. Ero preparata a qualcosa di strano, controverso, al limite di brutale, e invece...
E invece sono stata accarezzata, coccolata, confortata, letteralmente sedotta da un profumo di biscotti al burro appena sfornati, di pelle accarezzata dal sole, di latte caldo alla vaniglia.
Questo Seminalis è un vero profumo da frun frun (… non fatevi strane idee, frun frun è il suono delle fusa feline). 
In genere quando io percepisco i biscotti caldi al burro è perchè nel profumo c'è del sandalo naturale, e in questo caso potrei giurarci. Poi sento anche vaniglia, cacao, semi d'ambretta, del patchouli, forse dell'iris fiorentino. E qualche muschio bianco gessoso e polveroso che rinforza l'iris e l'ambretta. Se ho ragione, si tratta di uno tra i profumi con la formula più costosa che io abbia annusato quest'anno.
Eppure, nonostante vaniglia, cacao e biscotti, Seminalis non è affatto un profumo dolce o gourmand; anzi, le sensazioni che dominano sono secche, legnose, polverose, crepuscolari; forse è merito di quella nota tipo oud, secca, ruvida e lievemente metallica che Alessandro usa spesso, e che bilancia perfettamente qualsiasi tenerezza, aggiungendoci quello stimolo “Virile“, “Duro”, “Brutus” che evidentemente definisce la sua idea della virilità standardizzata (sono i nomi dei suoi profumi Orto Parisi: ne avevo parlato qui e qui).
Chi conosce il suo precedente lavoro “Boccanera” (sempre nella linea Orto Parisi) riconoscerà le stesse atmosfere crepuscolari, secche e poudrèe, che però qui vengono sviluppate al massimo.
Questa linea Orto Parisi mi piace sempre di più, trovo ogni fragranza uscita finora interessante e divertente da indossare, e non è qualcosa che capiti spesso.
Poi possiamo discutere fino a domattina del perchè una si chiami “Stercus”, un'altra “Seminalis” o “Brutus”, della provocazione sessuale e di tutto il resto. Però mentre discutiamo, io intanto indosso e cerco di capire cosa mi dice la pelle.
E la pelle mi dice che questo Seminalis ha un tono diverso dai profumi che Alessandro ha composto precedentemente, lo sento più intimo, privato. Alla fine, il liquido seminale è un dono di sé che l'uomo fa alla sua partner e questo profumo, che ne porta il nome, mi sa proprio di dono.

Ps
Forse noi ragazze siamo fin troppo abituate ai “Duro”, ai “Brutus” e a tutti i loro amici dal testosterone galoppante. Belli, intriganti e per un po', anche eccitanti. Però alla lunga stancano.
In certi giorni l'unica cosa che desideriamo è qualcosa che ci faccia fare frun frun...

Commenti

Post popolari in questo blog

Zara White, Green, Fruity, Oriental, Black Amber

Arancia La Spugnatura (Francois Demachy per Acqua di Parma, 2023)

Perris Montecarlo new release: Vetiver Java by Gian Luca Perris (2021)