03 Century (Odin, 2009)

Odin è una catena newyorkese di negozi specializzati in fashion e lifestyle dedicati soprattutto al pubblico maschile, che qualche anno fa ha deciso di lanciare una sua linea di profumi. Le prime quattro fragranze, commissionate ai creativi di DROM, si ispirano a luoghi ricchi di tradizione profumiera: 01 Sunda (India), 02 Owari (Cina e Giappone), 03 Century (Europa), 04 Petrana (Giordania e Medio Oriente), e ben presto sono state affiancate da altre due (06 Amanu e 07 Tanoke), che non ho ancora potuto annusare.
Mi ha colpita molto il fatto che siano caratterizzate da un gusto più europeo che americano, cioè intriso di un certo tipo di raffinatezza vellutata, sussurrata, direi quasi understated.
A me è piaciuta molto Petrana, con il suo delicato accordo iris-violetta-eliotropio che brilla con una fragile luce violetta su una base di vetiver e muschi bianchi. L'abbiamo indossato entrambi, mio marito e io, e sulla pelle maschile ci è sembrato particolarmente interessante, brumoso, acquatico, quasi malinconico.

Ma quella che veramente mi ha conquistata è Century, ovvero la fragranza dedicata all'Europa, e ve ne parlo non perchè sia la migliore della linea ma perchè, appunto, è quella che piace di più a me. 

L'affascinante accordo centrale di betulla/cipresso/muschio di quercia con le sue note affumicate, salate, secche e terrose, sostenuto da mirra, ambra grigia, vetiver e patchouli ha qualcosa di magico, di ultraterreno che mi porta via la mente. Il gioco di sensazioni secche e salate però non è eccessivamente astringente, anzi è bilanciato benissimo da sensazioni contrapposte (in dose omeopatica) che smussano con delicatezza eventuali asprezze.

I quattro profumi Odin non sono avvolti da complicate intellettualizzazioni, né fanno lunghi viaggi ricchi di risvolti sorprendenti, anzi direi che si lasciano apprezzare in maniera semplice e diretta, essendo costruiti in maniera piuttosto classica, come morbidi tappeti olfattivi su cui svettano una-due note protagoniste, in genere naturali e particolarmente ricercate, come mirra, ambra grigia, pepe rosa, legno d'amyris, betulla, resinoide d'iris... Insomma quello che perdono in originalità o complessità, lo guadagnano in raffinatezza, coerentemente con i valori del brand Odin.
L'unico appunto che mi sento di muovere a tutta la linea è la durata: pur usando materie prime anche pesanti, che in qualche caso hanno esse stesse funzione di fissatori, la diluizione le ha un po' annacquate, ed il risultato ha una durata... così così. Poiché è questione comune a tutte e quattro direi che si tratta di una scelta intenzionale, ma non posso non notare che indossare ambra grigia o iris, e riuscire a sentirle solo per due-tre ore, può essere frustrante. In ogni caso performano molto meglio sui vestiti, quindi spruzzate su sciarpe, o polsini e colli dei maglioni (ma non su colori chiari!).

Mi è piaciuto anche il pack: l'ho trovato sobrio, solido, piacevolmente coerente col contenuto, e mi piace segnalarvi anche questo. Info sul sito Odin

Commenti

Alessandra di Varese ha detto…
Lancio l' idea di un piccolo sondaggio. Vedi tu, cara Marika, se può interessare oppure no, cioè: quale profumo abbiamo indossato il giorno di Natale, la notte di Capodanno e il primo giorno dell'anno e perchè.
Inizio io: a Natale Jasmine de nuit di The different company perchè è il regalo profumato che ho ricevuto. La notte di Capodanno, Teinte de neige perchè in montagna c'era la neve e il primo giorno dell' anno ho indossato Nuit d' hadrien di Goutal per la sua freschezza e leggerezza.
Alessandra di Varese
Marika Vecchiattini ha detto…
Ciao cara guarda qua sopra: accontentata! ;-)
... e grazie per lo stimolo!
Marika Vecchiattini ha detto…
Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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