Esxence - Incontro con L'Osmothéque (2)

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Poi le Tréfle Incarnat di L.T. Piver del 1896 (a sinistra una foto fatta al Museo della Profumeria di Grasse), contenente una nota di salicilato di amile, e la Rose Jacqueminot (Coty) con Rhodinol (geranio) e ionone (violetta). Leggenda vuole che, dopo aver cercato invano di convincere il Direttore di una catena di Grandi Magazzini di Parigi a vendere il suo profumo nel reparto profumeria, senza esserci riuscito, ne buttasse in terra un flacone che rompendosi, inondò l'aria di questo dolce effluvio di rosa, provocando una ressa tra le signore che si precipitarono a chiedere dove potevano acquistare quel meraviglioso profumo. A pensar male si potrebbe dire che erano amiche del fascinoso Monsieur Coty, in ogni caso da quel momento le fragranze Coty decollarono e ben presto dalla Francia giunsero a tutta Europa e negli Usa.
Poi sono passate le touches con L'Origan di Coty, un accordo di garofano, fiore d'arancio e vaniglia presente in moltissime fragranze giunte più tardi come Vanderbilt e Oscar de la Renta. Non c’è legame tra il nome L’Origan e il profumo in sé, che in effetti è una fragranza meravigliosamente legnosa.  A seguire, Quelques Fleur di Robert Bienaime per Houbigant, il primo con idrossicitronellale e aldeidi, e Le Fruit Defendu del grande couturier Paul Poiret, che diede alla sua linea Le parfum de Rosine il nome di sua figlia. Le Fruit Defendu (1914) è il primo vero profumo gourmand della storia della profumeria, con la sua aldeide c14 (pesca) che sembra scrocchiare sotto i denti. Un profumo talmente moderno da sembrare fatto ieri da qualche giovane talentuoso. Il successo di Le Fruit Defendu aprì la strada ad altri gourmand con nota di pesca, tra cui Mitsouko di Guerlain e Femme di Rochas.
Del 1917 invece è Le Chypre di Coty. ricco di cisto labdano, patchouli e muschio di quercia, un accordo la cui ricchezza e freschezza è tutt'oggi impareggiabile. Molti pensano che il nome Chypre derivi dall'isola di Cipro, ma Madame De Nicolai ci ha spiegato com'è la storia vera: la parola francese per quercia, oggi è Chène, ma in francese antico era Kypre. Il nome Chypre, quindi è un omaggio all'elemento più importante della formula di questo profumo.
L'Emeraude di Coty invece è del 1921, ed i suoi componenti principali, mousse de saxe e vaniglia, ne fanno il primo orientale della storia. Sembra che la moglie di Jacques Guerlain indossasse volentieri questo profumo. Un giorno il marito le chiese incuriosito cosa avesse indosso, e lei rispose "Non è uno dei tuoi". Allora lui glielo rifece a modo suo, simile ma con in più la vaniglia, che a lei piaceva molto. E lo chiamò "Shalimar".
Jacques Guerlain fu molto ispirato dal lavoro di Francois Coty. Ma mentre Coty era un compositore poco meno che autodidatta, avendo studiato per un breve periodo presso i laboratori Chiris a Grasse, Guerlain era già la terza generazione di chimici, che imparavano a maneggiare i componenti dei profumi già in famiglia. Le idee brillanti, anzi geniali e selvagge di certi profumi Coty servirono da base -addomesticate e disciplinate- per alcuni profumi Guerlain: è così che, l'Origan fu l’ispirazione per L’Heure Bleue, Le Chypre lo fu per Mitsouko e l'Emeraude per Shalimar. (segue)

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