Tauleto Wine Fragrance

Okay, sono l’ultima a scriverne, ben due anni dopo il lancio. E’ che io non riesco a correre dietro alle ultime novità, parlare di tutto quello di cui tutti parlano, mentre ne parlano anche gli altri. Non è questione di snobismo, è solo che c’è un limite fisico alle cose che posso fare/scrivere/provare nelle mie giornate. Piuttosto che scrivere affrettatamente di qualcosa che non ho ancora ben capito solo perché magari è “trendy” in quel momento, preferisco aspettare che sia arrivato il mio momento, che quella certa cosa chiami proprio me. Allora l’ascolto, anche se arrivo sistematicamente per ultima, quando molto è già stato detto. Ma siccome lo faccio per piacere e non per dovere, ho deciso che la “comodità” di dire le cose quando sento che è arrivato il mio momento per dirle, è qualcosa a cui non sono disposta a rinunciare. E così io di Tauleto Wine Fragrance ne parlo oggi.
L’ho conosciuto perché Ilaria Cesari mi ha invitata nel suo stand a Pitti Fragranze, e ha trascorso un po’ di tempo per spiegarmi per bene come nasce la linea Tauleto. In realtà la linea offre anche trattamenti viso e corpo ai polifenoli, ma a me interessava il profumo e così ho provato quello (credo che Diakranis invece abbia provato la crema corpo).
Intanto cominciamo col dire che il Tauleto del nome è il vino prodotto nell’azienda di famiglia; è un vino ottenuto dall’uva Sangiovese, un vino con un bel corpo pieno, che dà soddisfazione. Se sa di vino? Sì, ricorda il bouquet di un vino, almeno nell’intenzione. Non ricorda il Sangiovese nella struttura, non ha lo stesso corpo, la stessa robustezza, ma ne condivide i sentori fruttati e le sfaccettature multiple. E’ piacevolmente fruttato di uva (!) e mandarino, arrotondato da fiori come rosa e violetta, la piramide dice “liquirizia” ma io fortunatamente non la sento (dico fortunatamente perché a me non piace molto), il tutto avvolto da una nuvola delicata di muschio bianco. Un muschio fiorito ed etereo, potrebbe essere un mix di habanolide, galaxolide e celestolide o qualcosa di simile, con una nota saponosa finale che mi ricorda il diidromircenolo (odore di Dixan) ma è usata in quantità così esigua (e perfetta) che dà una sensazione di pulizia luminosa, ma non di detersivo. Usato così, il diidromircenolo piace persino a me!
Il profumo apre con una rugiada euforizzante di frutta matura e fiori, e dopo 5 minuti i frutti scompaiono per lasciar il posto ad un delicato mix fiorito senza pretese liriche, ma piacevole, fresco, allegro, ricorda l’atmosfera gioiosa della vendemmia. Il tutto si stempera poi nel finale di muschio bianco, che sarebbe incoerente con gli aromi del vino, ma oltre a non stonare, qui assolve ad un duplice scopo: raccogliere e tiene insieme tutto il bouquet come un bicchiere di cristallo, e aleggia piacevolmente nel finale, evitando che il profumo si chiuda d’un botto.
La fragranza ha una durata intorno all’ora; pochino ma tutto sommato coerente col tipo di profumo, è uno di quelli da spruzzare e rispruzzare senza ritegno, non invade mai lo spazio altrui.
A me è piaciuto, e sebbene lo abbia indossato volentieri, sulla pelle maschile si accende di qualche scintilla in più.

Commenti

AlessandraDiVarese ha detto…
Ho avuto modo di annusare il profumo di Tauleto presso il loro stand a Exsence a Milano, questa primavera.
Sono stata piacevolmente sorpresa di trovarlo, in quanto su Internet avevo letto parecchio di questo profumo e della relativa linea di bellezza e mi ero collegata anche al loro sito.
Nello stand ho trovato persone garbate e gentili ed ho parlato, anche, con il titolare (credo) della Tauleto che mi ha testato il profumo.
Tuttavia, vuoi perchè si era a fine mattinata ed avevo addosso e nelle narici i sentori di molti e molti profumi testati; vuoi che lo stand di Tauleto fosse vicino a quello dei FRAPIN...( e non aggiungo altro), vuoi perchè il Tauleto è deliziosamente leggero e, come suggerisci tu, può essere spruzzato a volontà senza infastidire nessuno che giri nei paraggi, fatto sta che il Tauleto mi è sembrato un pò deboluccio, per i miei gusti, ma nonostante ciò ho intenzione di riprovarlo con più calma, se mi capitasse l'occasione.
AlessandraDiVarese
Elena ha detto…
Ho Tauleto e ho usato anche la crema corpo. il profumo mi piace, anche se sa più di uva che divino, è un fruttato allegro. Siccome su di me, come la maggior parte dei femminili è troppo dolce, lo sovrappongo a Vetiver di Jo Malone: la crema corpo invece non l'ho torvata granché: troppo oleosa.
Marika Vecchiattini ha detto…
Ale, a me è piaciuto parlarne proprio perchè in mezzo a tanti profumi freschi e leggeri del tutto trascurabili, questo ha dietro un'idea che si percepisce chiaramente, l'ho sentito come un profumo "onesto" cioè dritto verso il suo obiettivo senza fronzoli, leziosità inutili o pretese di qualche tipo. Semplice e diretto.

Elena, bentornata da queste parti, bello il tuo mix col vetiver!

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